I sistemi per coperture a verde pensile che fino ad qualche tempo fa hanno trovato grande diffusione erano tutti dei sistemi copiati da quelli utilizzati nei paesi centro europei, calibrati alle condizioni meteo climatiche continentali.
Harpo verdepensile ha introdotto oramai da anni dei sistemi per giardini pensili studiati e mirati per il nostro clima mediterraneo, caratterizzato dalle diverse condizioni meteo climatiche e soprattutto dai diversi benefici ottenibili: qui il verde pensile può svolgere un’importante azione di isolamento termico estivo (meno rilevante al nord), le piogge più violente rendono necessaria una maggiore capacità di assorbimento delle superfici, oltre a ciò va tenuta in considerazione la diversa cultura estetica specifica del mediterraneo.
Da questa premessa la proposta di Harpo verdepensile si articola su i seguenti sistemi:
GIARDINO PENSILE ESTENSIVO
È il sistema più semplice da realizzare e da mantenere, a basso peso, costo contenuto e bassissima manutenzione. Viene utilizzato prevalentemente al nord o comunque nella fascia climatica temperata, utilizzato con valenza di mitigazione e compensazione ambientale comprovata in sostituzione delle usuali coperture inerti.
GIARDINO PENSILE INCLINATO
È possibile inverdire un tetto in pendenza come un tetto piano con opportuni accorgimenti tecnici e progettuali per evitare l’effetto scivolamento. Generalmente i tetti verdi inclinati sono inverditi a sedum, che grazie alla scarsa manutenzione rende molto facile l’impianto e l’effetto finale.
GIARDINO PENSILE INTENSIVO LEGGERO
Con questo sistema si identificano giardini pensili generalmente a prato, con la possibilità di mantenere contenuti gli spessori, il peso, i costi di realizzazione e di manutenzione. In questo sistema possono essere introdotte strutture di arredo e pavimentazione, la vegetazione è limitata alle specie cespugliose di media grandezza.
GIARDINO PENSILE INTENSIVO
È il sistema a verde pensile studiato per consentire la realizzazione di qualsiasi tipo di giardino pensile, anche con alberature di grandi dimensioni, arredo pesante e pavimentazioni carrabili. Le possibilità di realizzazione su questo sistema sono veramente ampie, i limiti di progetto sono determinati solo dalle caratteristiche della struttura portante.
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VERIFICHE IDROGEOLOGICHE DEI SISTEMI HARPO VERDE PENSILE
Strategie di gestione delle acque in funzione delle diverse grandezze che può assumere l’evento.
È ormai accettata una suddivisione in:
piccoli temporali (frequenti):
sono di solito responsabili circa del 90% del volume di pioggia in un anno ma sono frequenti, poco intensi e ben distribuiti. Verso questi eventi è possibile e vantaggioso utilizzare sistemi di ritenzione contribuendo al mantenimento del naturale ciclo dell’acqua.
medi temporali (infrequenti):
poco frequenti e molto intensi, non risulta perciò conveniente cercare di trattenere tutto il volume di pioggia. La strategia più sostenibile è di trattenere temporaneamente l’acqua per ritardare il picco di scarico e contribuire alla decongestione dell’impianto di smaltimento.
temporali estremi (rari).
I temporali estremi presentano invece intensità troppo elevate perché qualunque forma di accumulo, seppur temporaneo, sia sostenibile: l’unica strategia attuabile consiste nel prevedere tali eventi ed adottare tutte le strategie possibili per convogliare e rapidamente allontanare l’acqua senza che questa causi danni.
TEMPORALI ESTREMI
Per questi eventi è fondamentale che il sistema a verde pensile non oppongano ostacolo al deflusso delle acque!
Tutte le soluzioni Harpo possiedono valori di conducibilità idraulica certificati, con riferimento a diverse inclinazioni della copertura. Inoltre, le prestazioni dell’intero sistema Harpo in termini di coefficienti di afflusso, permette di affrontare con successo anche situazioni estremamente critiche.
I sistemi a verde pensile Harpo, presentano capacità idrauliche tali da convogliare in maniera rapida, efficace e sicura anche eventi di estrema violenza, senza comportare ostacoli al deflusso delle acque ed evitando allagamenti e carichi sul solaio imprevisti.
TEMPORALI MEDI
In questo caso si punta a laminare gli scrosci più intensi, cioè quelli con durata 15 minuti.
Il coefficiente di deflusso rappresenta in questo caso un utilissimo parametro, in quanto indica la percentuale di acqua fuoriuscita dal sistema a verde pensile rispetto il volume di acqua da questo intercettata, nel tempo di 15 minuti.
I sistemi Harpo sono tutti dotati di coefficienti di deflusso certificati dall’Università di Genova, per diverse intensità di pioggia in modo da fornire un parametro attendibile per qualunque regime pluviometrico italiano.
Pertanto, è possibile calcolare il volume scaricato dalla copertura dotata di verde pensile Harpo e sulla base di questo dato ridimensionare al ribasso la dimensione dei serbatoi di laminazione.
TEMPORALI DI BASSA INTENSITA’
La gestione corretta dei piccoli eventi meteorici in aree urbane rappresenta attualmente una delle sfide più rilevanti. Se corretta permette di ridurre il carico medio sui sistemi di trattamento delle acque piovane migliorandone l’efficienza nei casi di eventi di maggior entità. Sempre più amministrazioni impongono la realizzazione di vasche di laminazione o di accumulo per il riutilizzo di acque piovane.
I sistemi Harpo hanno un intervallo di acqua disponibile estremamente elevato, sono perciò potenzialmente adatti a trattenere efficacemente le precipitazioni più comuni.
Sistemi a verde pensile con elevata capacità di ritenzione idrica risultano inutili e non idonei se non avviene una rapida restituzione di acqua all’atmosfera tra una precipitazione e la seguente. A titolo di esempio sottolineiamo come la soluzione Harpo estensiva a prato naturale ha un rateo di traspirazione elevatissimo fintantoché l’acqua è facilmente disponibile e contribuisce a ripristinare rapidamente la capacità di trattenere le precipitazioni.
Rapidità di svuotamento del sistema e ampio volano idrico sono ingredienti fondamentali per la ritenzione di piccoli eventi piovosi (meccanismo perfettamente interpretato dai ns sistemi), tuttavia i comuni sistemi di irrigazione portano il substrato sempre verso la massima saturazione inficiando pesantemente le prestazioni del verde pensile.
La Harpo verde pensile per tenere al minimo il livello di saturazione del substrato ha sviluppato il dispositivo di irrigazione controllata Medi WaterSafe, che impedisce di irrigare fino alla saturazione, inducendo al contrario un assestamento dello stato di idratazione alle minime necessità fisiologiche delle piante.
Scheda 2
Risparmio energetico
RAFFRESCAMENTO ESTIVO PASSIVO
Il verde pensile da lungo tempo viene proposto come sistema di raffrescamento estivo passivo, ma solo recentemente la normativa, grazie al DPR 59/2009 ne ha sottolineato l’importanza.
La Harpo verdepensile negli ultimi anni ha partecipato a diversi studi finalizzati alla quantificazione dele prestazioni energetiche estive dei propri sistemi, con risultati estremamente positivi.
Controllo dei flussi termici attraverso la copertura (periodo estivo)
In un’altra ricerca condotta presso l’Università Politecnica delle Marche, sono stati studiati i flussi termici in sistemi a verde pensile estensivo con spessori di substrato pari a 10 e 15 cm, collocati al di sopra di un edificio coibentato secondo le più recenti normative. Nel grafico è rappresentato un esempio dell’andamento dei flussi termici in una tipica giornata estiva. La linea orizzontale arancione evidenzia il limite tra flusso di calore entrante nell’ambiente confinato (al di sopra della linea) e flusso di calore uscente (al di sotto). La linea rossa mostra il flusso termico misurato all’intradosso della copertura ed evidenzia come un sistema a verde pensile Harpo con spessore di 10 cm di substrato sia in grado di raffrescare nelle ore diurne (indicativamente dalle 10 alle 20) un edificio coibentato secondo le vigenti normative. Lo sfasamento inoltre era sempre superiore alle 12 ore con punte fino a 16-18 ore.
Aumento della resistenza termica attraverso la copertura (periodo estivo)
PRESTAZIONI INVERNALI
Per quanto riguarda le prestazioni invernali, grazie ad approfonditi test condotti con i nostri sistemi dal CNR, siamo in grado di fornire la resistenza termica dei nostri sistemi per diversi contenuti idrici e diversi spessori di substrato.
A titolo indicativo forniamo alcuni dati riferiti ad un sistema irrigato con Medi WaterSafe, dove il contenuto idrico si mantiene ad un valore mediamente inferiore alla saturazione, secondo le indicazioni fornite dalla linea guida ISPRA “Verde Pensile: prestazioni di sistema e valore ecologico” (2012)
Biodiversità e valore ecologico
Il verde pensile Harpo offre la possibilità di mitigare molti impatti antropici sull’ecosistema:
contributo al ripristino del ciclo dell’acqua: il coefficiente di deflusso è attualmente il miglior parametro sintetico per descrivere questa potenzialità dei sistemi a verde pensile. Con 33 cm di substrato Harpo, i nostri sistemi rilasciano appena il 10%, eguagliando convenzionalmente l’effetto di regimazione sul ciclo dell’acqua di una superficie vegetata a terra.
Riduzione dell’isola di calore urbana: il verde pensile Harpo permette di reintrodurre la vegetazione in aree densamente edificate. L’evapotraspirazione ed il bilancio energetico della vegetazione permette di ridurre le temperature dell’ambiente circostante. Questo effetto di raffrescamento riduce il rischio di formazione di ozono nei bassi strati e combatte il mantenimento in sospensione delle polveri sottili
Assorbimento di gas serra: il verde pensile Harpo è il perfetto supporto per un accrescimento forte e duraturo della vegetazione. Questa grazie alla fotosintesi ed a vari processi di assimilazione contribuisce a sequestrare dall’atmosfera anidride carbonica e nitrati, combattendo l’inquinamento e l’effetto serra.
Conservazione della biodiversità: il verde pensile Harpo consente al progettista di attuare azioni di grande valore nel mitigare l’impatto dell’edificazione sulla la perdita di biodiversità rimettendo a disposizione della flora e della fauna, superfici che dal punto di vista ecosistemico risulterebbero altrimenti gravemente compromesse.
L’ultimo punto, la conservazione della biodiversità, rappresenta una delle più importanti funzioni ecologiche che il verde pensile può assumere. Affinchè gli effetti del sistema a verde pensile siano rilevanti è necessario che la progettazione e la realizzazione tengano in considerazione una serie di requisiti biologici ed ecologici:
prevedere l’impiego di piante autoctone e selvatiche.
diversificazione degli ambienti in copertura ricreando almeno tre diverse tipologie di vegetazione con rispettivamente 3 differenti spessori di substrato.
sviluppare un progetto che sia conforme con la vegetazione potenziale del sito di intervento o in alternativa con habitat o piccole nicchie ecologiche rare nel territorio prossimo, contribuendo in questo modo al sostenimento dell’ecomosaico.
realizzare il verde pensile in modo da metterlo al servizio della connettività ecologica tra gli ambienti circostanti. Ciò richiede uno studio approfondito della flora locale, ma soprattutto della componente faunistica e del suo comportamento. L’obiettivo sarà richiamare sulla copertura avifauna, entomofauna, ma anche di verificare la possibilità di mettere la copertura in diretta connessione con eventuali spazi verdi circostanti. A questo proposito vale la pena ricordare che il verde pensile Harpo è raccomandabile anche per l’inverdimento di sovrappassi stradali o ferroviari con funzione di corridoio ecologico.
IL SISTEMA ESTENSIVO A PRATO NATURALE come SOLUZIONE AD ELEVATA BIODIVERSITA’
Dalla collaborazione tra Harpo verdepensile e Semenostrum è nato il sistema a prato naturale, un potente strumento a disposizione del progettista per realizzare delle coperture a verde pensile ad elevata biodiversità. La stratigrafia è stata studiata per offrire l’adatto ambiente di vita a un complesso pool di specie da prato stabile, ottenibile da semina. La miscela contiene sementi di un elevato numero di specie autoctone (indicativamente tra 20 e 30) provenienti dalla raccolta manuale su prati stabili termo-xerofili italiani. La composizione viene calibrata di volta in volta sulla base della vegetazione potenziale del sito di intervento. Queste specie condividono il pool genetico con le specie naturali, offrendo la possibilità di realizzare degli inverdimenti nel pieno rispetto dei fondamentali principi di ecologia. L’autoctonia genetica di queste specie ne garantisce anche un ottimo adattamento alle condizioni climatiche locali. Il prato naturale è uno strumento adatto alla realizzazione di coperture con elevato valore ecologico secondo quanto previsto dalle linee guida ministeriali “Verde pensile: prestazioni di sistema e valore ecologico” (ISPRA, 2012).
Va ricordato che per questa tipologia di soluzione la fruibilità andrà progettata inserendo dei percorsi con finiture a scelta del progettista.